giovedì 6 luglio 2017

Una giornata al mare (parte prima)



Finalmente in macchina, la parte più difficile di questa giornata è alle spalle ma riuscirò a sentirmi in ferie solo quando il mio naso riuscirà a riconoscere i 3 odori indispensabili per farmi fare un tuffo nell’emozione estiva. Il primo è il tipico odore di benzina, olio motore e plastica,  che si sente nei distributori dopo avere passato Latina, purtroppo non si sente più l’odore dei palloni supertele ma quello il mio naso lo sente anche se non c’è più, ogni volta rivivo  i viaggi con la Fiat 500 giardinetta, ero bambino e lì dentro, Dio sa come, ci viaggiavamo in 5, tre adulti e due bambini (genitori, nonni di parte paterna e io con mio fratello), insieme a ombrellone con tendina, due sedie sdraio, bocce, lettino galleggiante, salvagente a forma di cigno (il mio), teli mare, asciugamani grandi e piccoli, ciabatte infradito, scatola frigo piena di bottiglie di acqua,  bottiglietta con caffè freddo, thè freddo (per noi bambini), e una  busta con panini, mortadella, formaggio e pomodori. Ora non è per cavillare in spiegazioni ma la 500 in questione di giardinetta aveva solo il nome e il posteriore squadrato, non so quanti metri fosse lunga ma sempre troppo pochi per fare allungare i piedi  neanche a un nano. Mi sono reso conto delle ridotte dimensioni solo quando l’ho rivista da adulto, in quel momento mi sono convinto che la mia famiglia era composta da contorsionisti professionisti. Il secondo è l’odore dolciastro e pungente dello stabbio di mucca, che si mischia all’aria di pianura con qualche accenno di salsedine iodata proveniente dal mare, quest’odore esiste solo nella pianura pontina in qualsiasi altra parte avrà sentori diversi non sarà mai identico, l’ultimo odore è quello del mare, quello lo senti solo quando arrivi nella prossimità della spiaggia, sa di cozze e alghe che si aggrovigliano intorno all’aria piena di iodio e sabbia di mare. Ho dimenticato il 4° odore, quello della pomata protettiva ( la quale non proteggeva una emerita) che negli anni è cambiato in modo radicale ma chissà perché, quando apro il tubetto in spiaggia l’odore torna sempre uguale a quello di allora.
La goduria massima è capitare in una giornata ventosa ma non troppo, con poca gente in spiaggia, meglio ancora se non ci sono adolescenti rompipalle con musica a palla e giochi da spiaggia, la confusione mi distrae, con quello non riesco a sentire il rumore delle onde, l’odore del mare e il calore sulla pelle, eviterei di avvertire anche la sabbia che ti si infila e incolla ovunque ma un prezzo da pagare ci deve essere per forza, la perfezione non esiste in natura.
Finalmente arrivato, trovato anche il parcheggio, tra 15 giorni non lo troverò se non a 5 km di distanza dalla spiaggia!
Infilarsi tra le dune e risentire la sabbia che si infila tra le piante dei piedi e il fondo dei sandali mi da allegria, sà di promessa di un qualcosa che si può solo immaginare dopo avere fumato erba medica, e io ho smesso di fumare da 15 anni. Quando finalmente vedo spuntare la battigia e la schiuma delle onde che si infragono dolcemente sulla sabbia le mie ghiandole secernono adrenalina a quantità industriali. Nemmeno Robinson Crusoe alla vista di Venerdì riuscirebbe a provare le stesse emozioni, vero è che oggi ci troviamo solo a martedì.
Il sole picchia forte cosi come il vento, mare mosso ma non troppo, poca gente e spiaggia lunghissima, il paradiso se non è così di sicuro ci somiglia molto.

martedì 21 febbraio 2017

fotografia notturna e cielo stellato

Quasi superfluo dire che servirà un treppiedi per la fotografia notturna, anche se sono talmente tante le offerte presenti sul mercato, che se dovete ancora acquistarne uno è il caso di scegliere con attenzione. Non è necessariamente detto che dobbiate spendere tantissimi soldi per un treppiedi solido, ma è importante fare attenzione soprattutto a due aspetti: la leggerezza, così da potervi muovere con facilità, e che al tempo stesso sia però anche stabile. Di notte potrebbe esserci del vento, magari non così violento da far cadere l’attrezzatura, ma forse abbastanza da far muovere la fotocamera quel tanto che basta a non far venire delle fotografie perfettamente nitide. Per ovviare a questo problema, se il treppiedi che utilizzate non è abbastanza solido, comunque si può ricorrere ad alcuni trucchi, come quello di attaccare un peso, ad esempio il vostro zaino fotografico, alla colonna centrale.
 Una volta trovata la location e preparata l’attrezzatura, bisogna occuparsi delle impostazioni della fotocamera. Per prima cosa bisogna impostare lo scatto nel formato RAW, così che sia possibile poi lavorare sulla gamma dinamica con più libertà potendo, se necessario, recuperare dettagli nelle alte luci così come nelle ombre e la luminosità non apparente delle stelle della Via Lattea.
 Come abbiamo già detto probabilmente le vostre fotocamere sono dotate di modalità di scatto notturno, ma è invece importante dimenticarsene e scattare in manuale, così da poter controllare voi stessi ogni parametro. Ad esempio se state fotografando in città ricordatevi di tenere la sensibilità Iso a livelli contenuti, la modalità di lettura dell'esposimetro vi consiglio di metterla su spot e misurare l'esposizione sulle alte luci,e lavorate sui tempi e i diaframmi. Aumentando gli Iso avreste sì una scena più luminosa, ma perdereste molti dettagli. Ricordatevi che se volete superare i pochi secondi di esposizione servirà un comando remoto o in alternativa usate lo scatto ritardato a meno che non vogliate rimanere con il dito premuto sul pulsante di scatto con il rischio di fare muovere la macchina durante lo scatto. 

 “Per ottenere delle immagini nitide della volta celeste potete affidarvi a quella che viene chiamata regola del 500”

Quello che dovete ricordavi sempre è che ovviamente, a causa della rotazione terrestre, le stelle potrebbero apparire mosse, se non con delle vere e proprie scie. Per ottenere delle immagini nitide della volta celeste potete affidarvi a quella che viene chiamata regola del 500. Questa vi permette di stabilire quale sia il giusto tempo di esposizione a seconda della focale che si utilizza. Per farlo basta dividere 500 per la lunghezza focale a cui volete scattare, ad esempio con un 50mm su una fotocamera a pieno formato 10 secondi sono il tempo di posa ideale. Se invece lavorate con una fotocamera con sensore APS-C, ad esempio con fattore di moltiplicazione 1,6x, dovrete dividere seguire un’operazione leggermente più complessa: 500:(50×1,6)= 6,25. In questo modo il rischio di avere le stelle mosse non dovrebbe più assillarvi. Inoltre, un altro aspetto da considerare è quello della messa a fuoco, che però si può risolvere facilmente regolandolo manualmente su infinto.
 Per chi ama le comodità, comunque, esistono dei dispositivi che vi facilitano la vita durante le riprese notturne per avere fotografie di stelle perfettamente nitide. Sono gli inseguitori stellari, che permettono alla fotocamera di seguire il movimento delle stelle e vi consentono di utilizzare dei tempi di scatto più lunghi e sensibilità Iso contenute. Ma, ovviamente, con la fotocamera che si muove, se nella vostra inquadratura ci sono degli elementi in primo piano, sarà necessario unire due scatti insieme, uno per la zona del cielo stellato catturato grazie all’inseguitore stellare ed uno per il primo piano.

 Di notte in città non è necessariamente detto che si debbano scattare con delle lunghe esposizioni; se avete degli obiettivi abbastanza luminosi (almeno f/2,8) potreste provare a catturare la luce in modo diverso e più creativo, sfruttando la capacità di questi obiettivi di gestire lo sfuocato. Trovate un elemento che vi attrae dietro al quale siano presenti molte luci; queste, lavorando con un diaframma aperto e tempi di scatto abbastanza veloci e trovandosi nella zona sfuocata dell’immagine, risulteranno come delle bolle luminose e colorate, creando dei piacevoli effetti.

lunedì 12 settembre 2016

Bilanciamento del bianco

Dando per scontato che abbiate capito che in questo caso non stiamo parlando dell'unità di misura della farina, oh! ho appena detto che non sto parlando di farina!ee mballora! mai dare niente per scontato o si rischiano brutte figure.

Nella fotografia argentica esistono delle pellicole tarate per la luce diurna e per quella artificiale.
Poiche la temperatura colore della luce varia con l'ora del giorno, la stagione, la copertura nuvolosa, la posizione geografica, l'altitudine, la natura dei materiali presenti nell'ambiente (es: sabbia,terreno umido,vegetazione...) ecc, mentre la luce artificiale varia a seconda della sorgente, i fotografi di un certo livello usano i colorimetri (per inciso, il mio livello è assai incerto) e filtri di correzione. Nella fotografia digitale si fa uso del "bilanciamento del bianco", ossia si agisce sui segnali provenienti dai sensore del rosso del verde e del blu variandone la ripettiva amplificazione.
Esistono diverse impostazioni "auto",  valida in situazioni normali.  In presenza di vaste zone o di riflessi di un particolare colore, l'automatismo  potrebbe ingannarsi e dare un bilanciamento scorretto.
In macchine di qualità, le impostazioni classiche (incandescenza,luce solare,ombra ecc)possono essere regolate finemente con piccoli spostamenti verso tonalità più calde o più fredde. In situazioni particolari,ad esempuio come la presenza di fonti di luce di diversa temperatura colore, si può ricorrere al bilanciamento manuale che consiste nel puntare la fotocamera verso una superficie bianca o di un  grigio neutro al 18% per poi attivare la misurazione. Si tratta senza dubbio di un sistema migliore.
Errati bilanciamenti del bianco possono essere corretti( ma fino a un certo punto) in post produzione
mediante programmi di fotoritocco (photoshop et similia). Se si scatta in RAW il bilanciamento del bianco può essere impostato successivamente( anche in questo caso se le dominanti presenti sono esagerate difficilmente si riuscirà a recuperare del tutto la giusta temperatura).

martedì 14 luglio 2015

Messe in scena

Messe in scena

Questa volta posto un video da youtube,una bellissima produzione andata in onda su LaF
buona visione.

venerdì 10 luglio 2015

la scelta degli obiettivi,zoom e lenti fisse

La scelta delle lenti da "acquistare" è di norma sottovalutata, da chi si accosta al mondo della fotografia attraverso la lettura di magazine del settore, i consigli dei venditori o i pareri di altri che non conoscono le loro esigenze e possibilità creastive.

Primo quesito: Zoom o Lenti fisse?

Per chi ha un badget limitato viene d'obbligo la scelta tra questo tipo di lenti,vediamo i pro e i contro delle due scelte.

Zoom; è più versatile,montando un solo obiettivo si viaggia con meno ingombro e peso ( anche se non è sempre così, dipende dal tipo di zoom),se abbiamo bisogno di cambiare lente in tempi veloci basta spostare la ghiera dell'obiettivo che abbiamo montato sulla macchina per avere un ampia scelta in tempi brevissimi,gli zoom più costosi hanno una buona qualità e una discreta apertura max su tutte le lunghezze focali, non siamo obbligati a spostarci fisicamente ogni volta che dobbiamo ricomporre l'inquadratura. Nel caso di utilizzo di filtri aggiuntivi non c'è bisogno di cambiarli per ogni focale utilizzata. Il costo ( a parità di livello qualitativo) è decisamente più alto delle  lenti fisse.

Lenti fisse; la qualità ottica è decisamente migliore,dettaglio e contrasto senza paragone in rapporto agli zoom,per difficoltà tecniche derivanti dalle leggi dell'ottica e della fisica gli obiettivi zoom sono sempre il frutto di una serie di compromessi tecnici che nel caso delle lenti fisse non hanno motivo di essere. L'apertura focale max è decisamente maggiore,con i conseguenti migliori risultati in caso di scarsa luce,bokeh decisamente migliore,più opportunità creative in fase di ripresa. Il peso della singola lente è minore,la velocità del sistema autofocus è decisamente migliore e precisa, si è costretti a pensare  più accuratamente l'inquadratura avendo la consapevolezza di che lente si sta usando ( gli effetti ottici sono differenti secondo la lunghezza focale che si usa a parità di distanza dal soggetto ripreso). Il costo è di norma molto più basso che non nel caso opposto.


Si avete letto bene,la qualità delle lenti fisse è decisamente più alta e a costo minore.
Un obiettivo 50mm f1,8 si può acquistare con meno di 100€ la qualità e la versalità di questo obiettivo è di gran lunga migliore di un qualsiasi zoom standard, ma anche prof.

Gli zoom hanno ragione di essere in settori specifici della fotografia,quando la versalità è più importante della qualità e della creatività, le  lenti fisse l'esatto opposto. 
Quindi vi consiglio di pensare bene al campo fotografico di cui vi occuperete prima di fare acquisti. 

mercoledì 8 luglio 2015

zitello non per caso, il giorno dopo

Sento gli occhi appiccicosi come se li avessi lavati con la colla, a malapena riesco a distinguere i numeri sulla sveglia,devo sforzarmi ad aprire una palpebra dopo l'altra,perché se non le sento non riesco ad aprirle. Porca puttana sono già le nove, il Cannonau di ieri sera ha fatto il suo dovere ,sono riuscito a dormire tutta la notte,ma che giorno è oggi? devo andare a lavoro o è festivo? non lo ricordo e l'ansia mi chiude la gola,prendo il cellulare per accertarmi della giornata,CAZZO è venerdì!! e adesso a lavoro cosa dico? arriverò con almeno tre ore di ritardo,devo avvertire ma che scusa metto? devo dire che sto male e chiamare il medico per il certificato,mi sento maledettamente in colpa. Pronto sono Venditti, il contabile dell'ufficio vendite, senta devo avvertire cheee... mmm... eccooo... oggi non posso venire a lavoro,perchè mi sento molto male,come? per quanti giorni sto in malattia? veramente non ne ho idea  il medico ancora deve venire,ma se tutto passa domani sarò regolarmente a lavoro,si facciamo cosi, entro le due avviso per i dettagli, buona giornata,arriverderci.
Pronto? vorrei parlare con il medico? si sono un mutuato, ho bisogno di un certificato medico per l'azienda in cui lavoro,va bene attendo in linea... salve parlo con il medico?oggi non mi sento bene e non sono andato a...,cosa ho? nausea,vertigini,mal di testa e ci vedo doppio,si certo che mi trovo a casa, verrà a fare visita a domicilio in mattinata? grazie la attendo,ma sa dove abito? ecco...sono Marco Venditti e abito in via delle Puttanelle al quattro,si il nome è scritto sui citofoni all'entrata,grazie.
Mi sento come se stessi facendo sega a scuola per paura di una interrogazione,ho cinquantacinque anni porca puttana, e dei certificati di malattia bizzotti sul lavoro ne fanno uso tutti,allora perchè io mi devo sentire in colpa? che poi a male sto male veramente, anche se sono solo i postumi di una ubriacatura. Vado in cucina a bere acqua ho una sete della madonna,durante il tragitto dalla cucina al bagno rifletto sul da farsi;torno a letto o mi lavo e aspetto il medico in piedi? devo farmi trovare a letto o quello si incazzerà e alla fine non mi farà il certificato.
Mi sento più nervoso di ieri sera,e all'improvviso mi torna in mente la busta,scemo che sono,guarda se per una cazzata del genere devo incasinarmi la vita in questo modo,sono un idiota e mentre lo penso lo dico a voce alta per dare più forza al concetto,se tante volte "io" avessi avuto dubbi,sto impazzendo.

lunedì 6 luglio 2015

zitello non per caso,la busta seconda parte

Dopo averla girata  inutilmente tra le mani almeno anta volte in cerca di qualche dettaglio che non riesco a notare la poggio sul tavolo del telefono e me ne vado nel salotto del cogito continuo.
Per rilassarmi accendo la televisione ( ho finito la benzina quindi mi  limito a pigiare il bottoncino apposito). Telecomando in mano, scibattato,  allungato come uno scimpanzè in attesa del diluvio universale, clicco e... riclicco,ririclicco,riririclicco,fino a che non mi frantumo gli zebedei e lascio su un canale che  sta dando un film noir americano degli anni 50,mi piacciono i film in bianco e nero,trhiller e gialli i miei preferiti,cerco di farmi prendere dalla trama, ma la mente vaga,vola,gira,pulsa,naviga e alla fine atterra sempre nello stesso aereoporto "la busta"!
Domani mattina chiamo la polizia e faccio denuncia così sto tranquillo,ok faccio così. Ma alla polizia cosa dico? qualcuno ha infilato questa busta sotto la porta del mio appartamento,si è vuota ma potrebbe essere una minaccia,indagherete? e qui mi aspetto la risata del poliziotto. Non posso fare denuncia, magari chiedo al portiere se lui ne sa qualcosa,impossibile che possa essere stato lui a recapitarmi la busta, non ce lo vedo mentre accetta la consegna di una busta senza destinatario,da ex poliziotto e pignolo com'è avrebbe fatto il terzo grado al malcapitato e dopo le cinque  di sera chiunque può entrare senza essere controllato, a quell'ora lui stacca e buona notte al secchio. E se fosse stata la megera?! infida com'è sarebbe capace di tutto e sta proprio davanti al porta. Il film deve essere bello ma come cazzo posso fare per spegnere il cervello?! Sono sempre stato così,le novità e le sorprese mi destabilizzano,trovo la calma solo nelle cose che conosco,per questo faccio un lavoro noioso e ripetitivo, mi impedisce di perdermi. Forse riesco a spegnere il cervello facendo sesso, il problema è, con chi? non sopporto il sesso a pagamento, quindi non se ne parla proprio,potrei provare a chiamare tutte le donne che conosco ma non mi porterebbe a niente in tempi cosi brevi,quindi cambio canale e cerco qualcosa di più vivace che riesca a distrarmi,la pubblicità del vibratore per culi in sovrappeso non è male,non ho mai capito come mai fanno vedere sempre culi perfetti già di loro,brrr mbrr  mbrrr vrap vrap vrap..ma vaffanculo va, questo tizio buffo che manovra coltelli da cucina come fosse un killer con la fissa delle lame è interessante,è bravo,guarda come taglia veloce quel sedano,lo seguo aspettando il momento che si tagli un dito ma niente da fare gli va sempre bene.Basta mi sono rotto le palle,vedo cosa c'è di commestibile in frigo,non mi va di cucinare,certo è da parecchio che non esco a fare la spesa,cazzarola solo uova formaggio e un paio di fettine di prosciutto,vada per un panino formaggio e prosciutto,il vino però c'è, una bottiglia di cannonau  e un altro paio di vini rossi,ok opto per il cannonau e accendo la radio,cerco rai due ma la sera non si può sentire,mandano certi programmi di musica demenziale che non si capisce come e chi la distribuisce,ma è mai possibile che un servizio pubblico si abbassi a certi livelli di prostituzione culturale? sintonizzo su canale 305.84 radio volemese bene semio romani, sono talmente assurdi che sembrano personaggi inventati,se non li si prende sul serio fanno ridere,certo il cannonau aiuta.

domenica 5 luglio 2015

zitello non per caso,la busta

Mi avvicino lentamente come se fosse un serpente velenoso,la fisso mentre penso a cosa possa contenere e a chi l'ha messa lì.
Quanto mi rode sentirmi in questo stato d'animo! è una busta mica morde! ma il nervosismo sale ugualmente,anche se penso a un errore di consegna,oppure a un inquilino che trovato la busta indirizzata a me nella sua cassetta, invece di infilarla nella "mia" cassetta della posta, ha fatto la bella pensata di venire a consegnarmela direttamente. Vabbè mi decido e la raccolgo, la giro e rigiro ma non vedo nessuna scritta,nessun nome  o indirizzo, e il nervosismo sale,che cazzo di busta è? la soppeso tra le mani ma è leggera al massimo contiene un paio di fogli di carta,di certo non esploderà, la apro e....VUOTA!! e che scherzo del menga è questo? che significa? sul momento mi sento addirittura rilassato,ma dura lo spazio di un secondo prima della sottile inquietudine data dalla indeterminatezza del messaggio (se messaggio c'è). Certamente sarà un errore ma se non lo è? di cosa dovrei avere paura? non ho mai fatto del male a nessuno,non ho debiti con nessuno,mai fatto niente che non sia stato all'interno della legge, a parte qualche spinello o cazzate varie,ma che fanno tutti,cose normali insomma. Mi è passata la fame, mi conosco so già che passerò la notte a girarmi e rigirarmi tra le lezuola. E' mai possibile che non posso avere un momento tranquillo in questa vita di merda? fanculo a chi ha messo questa cazzo di busta sotto la mia porta e a chi lo ha messo al mondo,porca troia,puttana di Eva,e giù a elencare tutte le bestemmie possibili e immaginabili (bestemmiare in certi casi mi aiuta a scaricare la tensione anche se sono ateo ).

giovedì 2 luglio 2015

zitello non per caso, a casa

Prima di mettere la chiave nella serratura,come al solito,sento i miagolìì dietro la porta.

- mi accorgo che mentre sto dicendo a alta voce, "belli loro che tutte le sere mi fanno le feste, e draculino dove si è nascosto? draculinoooo, psss pssss, tanto lo so che mi stai facendo l'agguato dietro il portaombrelli,eccolooo", l'impicciona dell'appartamento di fronte sta origliando diero la porta socchiusa.

-draculino movdila cosi impava favsi  i cazzi suoi.

Mi divertiva fare il gay, in fondo era quello che voleva sentire la megera,erano anni che diceva a tutto il condominio che ero un culattone con la mania dei gatti,che non la facevano dormire per il rumore delle zampe sulla "sua" porta.

-Quando mi manderanno in pensione me ne andrò a vivere in un casolare in piena campagna,la gente la sopporto sempre meno.

Cotrollato che Gina, la moglie del portiere, come al solito avesse messo acqua e crocchette nelle ciotole durante il giorno, accendo la segreteria del telefono per sentire se c'erano messaggi e vado in cucina a prendere una birra fresca dal frigo,il rito della birra steso sul divano con piedi nudi poggiati sul piccolo tavolo in tek e i gatti  a farmi le fusa  erano quelle cose a cui non riuscivo a rinunciare. Preso nota che nessuno mi aveva cercato,mi preparo per il secondo rito della sera, la vasca da bagno piena di acqua quasi bollente, le candele profumate da mettere sul bordo, e questa sera un cd della Billie Holiday. Starmene con gli occhi socchiusi e lasciarmi andare alle fantasticherie mi rimetteva in sesto dallo stress accumulato durante la giornata. Sentire l'acqua caldissima scivolarmi sul corpo nudo, mi rilassava,sentivo il corpo molle e stanco come dopo avere fatto sesso,Billie Holliday mi faceva l'effetto di una canna,morbida e sensuale. Il rumore dello sciacquettìo dell'acqua mi rimandava a serate sul mare,calma assoluta e l'energia della natura che ti entrava dentro, attraverso il naso.Quelle sensazioni mi fanno sentire vivo e pieno di malinconiche energie.

-driiiinnn drinnn drinnnn
 chi cazzo è che rompe le palle mentre sono in bagno? fanculo, non ho nessuna voglia di uscire da qui.
-driiimmm driiinnnnn
e insiste!! il suono del campanello mi ha innervosito,rivaffanculo a te e chi sei!! tanto non vengo a rispondere anche se ci rimani attaccato in eterno a quel cazzo di campanello.Certo non lo avrei detto un mese fà,quando la possibilità che alla porta ci fosse Paola era quasi scontata,ma oggi non era possibile e anche fosse lei non ho nessuna voglia di vederla.
Dopo la sesta o settimana scampanellata finalmente la pace, ma oramai la poesia del bagno era interotta, tanto vale lavarmi in fretta e uscire dall'acqua.

 Da qualche tempo passare davanti allo specchio del bagno è uno schiaffo al mio ego,sto ingrassando in un modo schifoso,non riconosco più il corpo che vedo riflesso, e ogni volta mi dico convinto che "devo" mettermi a dieta! Sapendo benissimo che non mi trovo nelle condizioni psicologiche adatte per farlo,troppo stress,le schifezze mi danno conforto e in ogni caso anche se tornassi in forma perfetta,capoccia pelata e la pelle molle data dall'età che inesorabilmente avanza, non sarebbero tornate come un tempo,quindi tanto vale tenermi anche i chili in più.
Passando davanti alla porta l'occhio mi va su qualcosa che prima non c'era, una busta gialla,come ci è finita lì? Deve averla infilata sotto la porta chi ha suonato poco fà,la stranezza mi fa salire l'agitazione e questo mi innervosisce ancora di più,non sopporto le sorprese, tanto più se non capisco che tipo di sorprese sono.

domenica 28 giugno 2015

zitello non per caso,Pausa pranzo e Ada

Strano sono due anni che lavora nella stanza accanto alla mia e tranne i saluti di cortesia non avevo mai  fatto caso a Ada,a dirla tutta il suo nome l'ho saputo oggi durante la pausa pranzo,me lo ha detto lei, sono sceso tardi e i tavoli erano tutti occupati l'unico tavolo con un posto libero era quello all'angolo dietro la porta di uscita, in quel tavolo non  siede mai nessuno,è scomodo e piccolo,massimo ci possono pranzare due persone ma stando strette.
-Mi scusi, disturbo se mi siedo a questo tavolo? non ho trovato una sedia libera e mangiare in piedi come un cammello mi seccherebbe.
-Con un sorriso  mi ha  indicato la sedia davanti a lei.
-Stare cosi vicino a qualcuno senza provare a fare un minimo di conversazione mi sembrava  scortese,quindi mi sono lanciato in un impacciato:sbaglio o lei lavora nell'ufficio accanto al mio?
- Sempre sorridendo, mi fa,se ne è accorto? sono due anni che lavoro lì.
-Due anni? adesso che ci penso mi sembra che prima ci lavorasse quel ragazzo un pò strano, che arrivava sempre con il casco da ciclista in mano.Come si chiamava? coso...non mi viene il nome
-Si chiamava Luigi,abitava a 15 chilometri da qui e preferiva venire in bicicletta perché gli faceva bene al cuore,era malato sa?
-Era? è morto?
-Si è morto dopo un anno che era in malattia,io sono stata assunta come sua sostituta temporanea,poi il posto è rimasto vacante e mi hanno assunta in pianta stabile.Lei da quanto tempo lavora qui?
-(bella domanda,mica lo ricordavo,sforzandomi mi è sembrato di ricordare che erano circa una decina di anni) Forse dieci anni,non ricordo bene ( e qui mi sono arenato,non sapevo più cosa dire,azzardare domande che entravano nel personale non mi sembrava cortese).
-Lei mangia sempre cosi velocemente?
-Senti ti dispiace se ci diamo del tu,il lei lo uso solo in ufficio con i clienti e forse proprio per questo mi è antipatico usarlo quando mi ritrovo in veste di me medesimo e non del contabile dell'ufficio vendite.Io mi chiamo Marco
-Ma certamente, io mi chiamo Ada.
-Bel nome ( ma quanto sono fesso? che frase del menga!),sto mangiando veloce? non me ne sono accorto,forse ancora non mi libero dagli impicci dell'ufficio, questo lavoro prima o poi mi ucciderà.
-le piace il mio nome? era il nome di mia nonna da parte di papà.Sa è morta giovane e in suo ricordo mi hanno chiamato cosi.
-mentre parlava mi sono sorpreso a pensare: è carina peccato quel taglio di capelli da attempata,quando sorride si illumina e ho l'impressione che non sia affatto stupida nonostante la strada su cui si era messa la conversazione. Quanti anni hai?
-Lei scoppia a ridere e guardandomi negli occhi come se fossi un fessacchiotto che ha appena fatto una gaffe,44  e tu?
-Io 55( mentre lo dicevo penso di avere fatto una faccia buffa perché lei ha sorriso sotto i baffi).

aveva un modo di muoversi che mi affascinava,gli occhi sembravano di colore grigio ma non ne ero sicuro,non avevo messo gli occhiali e senza non ci vedevo gran che. Il maglioncino aveva una discreta scollatura si intuiva un bel seno anche se non particolarmente voluminoso,le tettone non mi sono mai piaciute.
-Beh,è l'età della decadenza, fino a qualche hanno fa pensavo che arrivato ai 55 l'unico traguardo che  avrei avuto  da raggiungere sarebbe stata la pensione.
-E adesso che ci sei arrivato che traguardi hai?
-Quello di andare in pensione prima di arrivare ai 70,anche se penso che di questo passo a 70 anni non ci arriverò vivo.
-Ridendo dice: le colleghe mi hanno detto che eri un tipo che dava poco confidenze e un pò antipatico,ma sbagliano sei divertente quando parli.
-le tue colleghe non mi hanno mai sentito raccontare barzellette altrimenti non avrebbero mai detto una cosa del genere.
Ci siamo messi a ridere tutti e due,solo perché non gli ho detto la verità su come racconto le barzellette.
-Non noto la fede,non sei sposata o appartieni a qualche strana religione che invece delle fedi fa uso graffette nei maglioni?
-Haha perché graffette nei maglioni?
-Perche ne hai due attaccate sul colletto
-Davvero? mentre impacciata diceva:oddio,sto rifacendo l'archivio devo averle infilate li perchè non avevo posto sulla scrivania, le toglie.
-Stavo facendo tardi,oggi dovevo uscire un' ora prima e era necessario che   finissi di lavorare la pratica che avevo sulla scivania altrimenti non avrei potuto. Devo andare il lavoro chiama,è stato un piacere conversare con te, il tempo è volato.
-è stato un piacere anche per me.
-Ciao Ada, alla prossima.
-Ciao alla prossima.
-Ho sentito l'impulso di girarmi ancora verso di lei per aggiungere,magari ci si incontra ancora un giorno di questi.
-Magari rispose lei,aggiungendo dopo una pausa,dato che lavoriamo a un metro di distanza.

venerdì 26 giugno 2015

zitello non per caso, secondo episodio

ecco lo sapevo anche qui c'è l'extracomunitario attaccato ai carrelli che cercherà di appiopparmi calzini e cianfrusaglie d'accatto,ma che palle!

-ciao capo (e ride)
-ciao,vado di fretta e non mi serve niente ( non sorrido,mi sento dalla parte del torto e mi rode per questo,cazzo non posso stare tranquillo nemmeno quando  vado a farmi svuotare il portafoglio,che poi  vuoto è già di suo).
Interessante, qui per prendere il carrello basta la moneta da un euro,nell'altro ce ne vogliono due,visto mai che l'inizio è positivo.

L'entrata è tristina parecchio però,sembra di entrare in un magazzino,c'è il tornello per le persone e una sbarra per il carello,è la prima volta che vedo questo sistema.
Disposizione della merce sempre secondo la stessa filosofia,frutta e verdura all'inizio.Cazzo che prezzi, alla faccia del supermercato economico.E' da un quarto d'ora che giro con questo melone tra le mani e non trovo la bilancia per la pesa,dove cazzo l'hanno messa? Ecco questo da come mi guarda deve essere un dipendente
-guardi che la frutta la pesano alle casse
-ah ecco,ah voja a cercare bilancia e numero di riferimento,grazie (che figura da imbecille,mi ci voleva per finire la giornata).
Cataste di acqua dai nomi sconosciuti,file di biscotti e prodotti dolciari sempre di marche sconosciute,t'oh il banco del fresco,prezzi stracciati, vediamo un pò che roba è: l'etichette scritte sempre più piccole,ecco la magagna "carne estrusa meccanicamente" cioè merda non commestibile,e te credo che costa la metà,salto il reparto,giro di 90 gradi e...dadadaaaa, i vini! prezzi stracciati,cerco di capire dall'etichetta se le cantine sono affidabili,sembra di si ma non mi fido,salto e passo avanti,c'è una pedana di cose varie tra cui una birra mai conosciuta, è da un pò oramai che sto qui dentro e praticamente non ho acquistato niente,proviamo sta birra va. La gente viaggia con carrelli pieni all'inverosimile,molte donne sole e qualche famigliola alquanto sgangherata nei comportamenti,cerco con gli occhi qualcosa che mi attiri, a parte la bionda vicino ai banchi surgelati niente che stimoli la fuori uscita dei miseri eurini rimasti nel protafoglio,andiamo a vedere il banco frigo che dice: pieno di roba ma non leggo i marchi che mi assicurano un minimo di qualità percepita( come la temperatura estiva,che se sudi non fa caldo sei tu che pensi che faccia caldo e sudi di riflesso),marinara per risotto 1,50 €? nemmeno il cartone può costare cosi poco,salto e mi dirigo verso le casse,tutte piene tranne una,infilo il carrello e metto le poche cose sul tappeto rollante,rollasse una canna sarebbe più allegro,poro tappeto.
Va bene l'efficienza, ma sta cassiera mi sembra una nticchia spigolosa.
-lo vuole il sacchetto?( si alla cassiera gli rode).
-e certo,mica mi posso mettere la merce in tasca!
-una voce un pò più in là : guardate che c'è anche l' altra cassa e non c'è nessuno in fila ,che vi sta antipatica la cassiera?
-ecco volevo ben dire che a sta tipa gli rodeva! si vede che anche lei è sottopagata.

 Beh,non metterò più piede qui dentro,penso sia un hard discount,visto che sono su di peso ancora posso fare a meno di venire ad avvelenarmi qui dentro.
Amen!

Ps: la birra però era buona.

fotografia all'infrarosso con il digitale

Ho spesso usato la fotografia all'infrarosso nel sistema analogico,sperimentando un pò ho ottenuto risultati interessanti nel nudo,sono anni che non faccio più quel genere di fotografie e mi è passato per la testa di provare a rifarle ma con il digitale.
Vediamo quali problematiche si devono affrontare con il nuovo sistema.
Usando la pellicola (usavo Kodak infrared 35 mm) le difficoltà più che in fase di ripresa si dovevano affrontare in fase di stampa,nel digitale vale l'esatto contrario.
Do per scontato che sappiate cosa siano le frequenze all'infrarosso e cosa significhi la sigla nm( mi sembra di averne parlato in modo specifico in qualche post precedente),quindi salto la spiegazione teorica delle frequenze luminose e parlo delle problematiche tecnico meccaniche.
Usando un filtro  IR ( in vendita ne esistono di diverse tipologie che filtrano una banda specifica dello spettro luminoso,che bloccano la luce fino a 600 nm, da 700 a 900 nm e fino a 1000 nm,questi ultimi sono i filtri black o dark), che permettono di utilizzare il sensore della vostra macchina fotografica cosi come è stato costruito,senza bisogno di alterarlo,hanno il grosso difetto di assorbire parecchia luce quindi si è obbligati a utilizzare tempi di otturazione molto lenti,è obbligatorio utilizzare il cavalletto e una volta montato il filtro sull'obiettivo non si riesce più a fare la messa a fuoco.
Togliendo il filtro antialiasing dal sensore  sostituendolo con un filtro low pass IR Cut,si potrà utilizzare la macchina in modo "normale" a mano libera e tempi veloci,quindi le persone e qualunque cosa in movimento.Ovviamente il mirino sarà utilizzabile come se nulla fosse stato cambiato e altrettanto ovviamente con questa modifica la macchina potrà fare solo fotografie all'infrarosso ( utilizzare un vecchio modello per questo scopo vi permetterebbe di sperimentare alla grande).
Bisogna tenere presente che i sensori più evoluti sono meno prestanti dei vecchi sensori..quindi per quanto possa sembrare assurdo, utilizzare un vecchio modello per questo scopo, non solo ha enormi vantaggi economici ma anche di prestazione.
Magari vi viene la curiosità di sapere se le immagini ottenute con i diversi sistemi sono uguali...no,non lo sono,ma si somigliano parecchio e in ogni caso molto dipende dalle vostre scelte tecniche sia in fase di ripresa che di post produzione o stampa.

tecnica di stampa al solvente o " Riporto"

I solventi come la trielina,la varechina e l'acetone, per un fotografo "creativo" possono avere la stessa importanza dei normali sviluppo e fissaggio (vedi fotografia analogica).
Infatti una delle tecniche più semplici e più belle della stampa bianco e nero e  a colori positivi diretti (cibacrome...), è quella conosciuta con il nome di stampa al solvente o stampa a "riporto".
Punto di partenza una immagine presa a prestito da un giornale stampato,un rotocalco o qualsiasi altra stampa non su superficie plastificata o similari ( la carta deve essere porosa e in ogni caso deve assorbire il solvente). Gli inchiostri tipografici in genere e in particolare quelli utilizzati per stampe a grande tiratura e bassa resa qualitativa,sono parzialmente solubili in alcuni solventi,primo fra tutti la comune trielina. Occorrono poi alcuni batuffoli di cotone idrofilo,dei fogli di carta ( ho provato a usare anche carta cotone oltre le comuni carte da disegno e funziona alla grande). Una volta scelta l'immagine da utilizzare,ritagliatela e poggiate il foglio a diretto contatto con la superficie del foglio bianco (inchiostro contro il foglio). fate assorbire un pò di trielina (o altro solvente..) da un batuffolo sufficientemente grande di cotone e,tenendo ben fermo il pacchetto formato dai due fogli,cominciate a strofinarlo sopra il foglio in cui è presente l'immagine da trasferire. Sotto l'azione del solvente gli inchiostri tenderanno dapprima a rammollirsi e poi a trasferirsi sulla superficie del nuovo foglio in modo proporzionale alla quantità di solvente usato. L'immagine trasferita in questo modo assume un aspetto di tipo pittorico,in ogni caso c'è ampia libertà di fantasia nel creare nuove immagini,anche con sovrapposizioni.Provate, è semplice e dopo pochi tentativi potete ottenenere effetti veramente interessanti.

giovedì 25 giugno 2015

zitello non per caso

-Ma ciaooo ,ma quanto tempo è passato?
-una vita..oh, ma tu sei sempre identica il tempo per te non passa mai.

Già dall'incìpit avrei dovuto fermarmi lì e passare oltre,ma della serie voglio proprio vedere dove andiamo a finire......

-che fai di bello adesso?
-quello che facevo prima,il fotografo
-ma davvero?
-ti sembra cosi strano? le mie foto fanno cosi schifo?
-ma no, è che ho sentito che facevi altro e ho pensato che avessi cambiato lavoro
-in effetti il lavoro l'ho cambiato spesso,è che fare il fotografo mi permette di vivere senza lavorare
-in che senso?
-lasciamo stare va,magari un altra volta ti spiego.
-ti sei sposato? hai figli?
-non ricordi che ero contrario a entrambe le cose? beh,sono rimasto sempre della stessa idea
 tu marito e figli?
-si due..sposata due volte ma ho un figlio solo ( e ride)
-che fortuna pensa fosse accaduto il contrario...
-haha (che cazz c'era da ridere? mica era una battuta!)

a questo punto avevo esaurito tutto quello che potevo dire per cui era mia intenzione fare il rituale saluto con l'aggiunta del classico, ci rivediamo prima o poi, e invece...

-dai perchè non ci vediamo una sera di queste e ci raccontiamo un pò di cose?

(ma non avrei dovuto dirla io questa frase? che fai mi freghi il ruolo?!!)

-perché no? tilascio il numero cosi rimaniamo in contatto (lo ammetto, fisicamente era la bomba di sempre,un pensierino su una rentrée per rinverdire ce lo avevo  fatto)

dopo 10 minuti già avevo messo nel dimenticatoio l'incontro,ma la sera dopo  squilla il telefono e il numero non lo conosco,t'oh è lei..

-Ciao come va? hai da fare questa sera? mio marito è andato in puglia dai suoceri e si è portato mio figlio,sono sola e non mi va di passare la serata guardando la televisione.

secondo voi potevo dirgli di no? in quel preciso momento ho realizzato  che con lei  non mi era mai piaciuto più di tanto e che l'idea di fare il dildo in carne ed ossa mi attirava meno che passare una serata spadellando in cucina e smadonnando contro il destino baro...

-veramente ho un appuntamento che non posso rinviare,adesso devo lasciarti ma non preoccuparti, la prossima magari chiamo io..clic





lunedì 2 marzo 2015

illuminazione in studio- Le Luci base

Luce fondamentale (o principale)

E' la sorgente luminosa che caratterizza l'intera immagine.Il più delle volte corrisponde con la luce di maggior intensità, e a volte può essere l'unica luce esistente.
Anche se esistono casi in cui può essere utile comportarsi in maniera anticonformista,è bene che la luce fondamentale giunga sul soggetto con una inclinazione compresa tra i 40 e i 60 gradi.
La regola non è un astrazione gratuita: è infatti entro tale angolazione che proviene per  la maggior parte delle ore diurne la luce del Sole, ed è su questo angolo che viene percepita la maggior naturalezza nella luce utilizzata.
Una vecchia regola semplice della pratica recita che, per essere sicuri della naturalezza della luce principale,il riflesso che la lampada genera negli occhi del soggetto deve corrispondere alla posizione della lancetta corta di un orologio che segni le ore undici,oppure l'una (supponendo l'iride come se fosse il quadrante dell'orologio).
La lucefondamentale caratterizza l'immagine nel suo insieme; indipendentemente dalle schiarite usate in seguito,una luce principale puntiforme esalta le rughe di espressione ma anche i difetti della pelle,mentre l'inverso è causato dalla luce diffusa.
L'angolo di inclinazione medio (45-50°) dovrà essere abbassato quando il soggetto presenti occhi incassati,fossette sul mento,zigomi sporgenti che si vogliono nascondere.
Per valutare l'effetto generale della luce principale è bene osservarne preventivamente le conseguenze sul volto ritratto mantenendo spente tutte le altre luci.

venerdì 13 febbraio 2015

sull'idea di destino di Tiziano Terzani

Ho acquistato il libro di memorie di Terzani (un'idea di destino) edito da Longanesi nel 2014, perché ne avevo sentito parlare bene e perché il personaggio Tiziano Terzani a modo suo mi ha sempre affascinato.
Il libro l'ho trovato  interessante e di piacevole lettura , l'uomo Terzani alla fine mi è risultato molto simile alla tipologia dell'uomo bianco e confuso che si incontra in certe zone dell'asia,incastrato tra cianfrusaglie pseudofilosofeggianti e guru da quattro soldi, attratti da un estetica del pensiero di cui non si conosce ne si cercano le radici, e che lui tanto criticava,se non addirittura disprezzava. Ha un approccio molto contraddittorio con tutte le cose della vita,un idealista in cerca di conferme che aprioristicamente da per impossibili da trovare.Onesto nel descriversi e descrivere le cose e le persone che incontra (descrive la Fallaci in modo preciso usando poche parole),anche se molto superficialmente descrive i rapporti con i componenti della sua famiglia, cosa che per chi legge il libro, più che voluta sembra proprio superficiale nel modo in cui la vive e la sente.La presenza della moglie è una specie di feticcio in cui rifugiarsi nei suoi tentennamenti esistenziali per poi immediatamente allontanarsene perché la trova lontana dalla sua vita(mai si domanda come vive la situazione e cosa pensa realmente del loro rapporto), ne più ne meno dei posti in cui si ferma e fugge in continuazione.La figlia sembra essere una specie di ectoplasma mentre il figlio sembra sentirlo più vicino ma non è che gli dedichi poi il tempo e i pensieri che un qualsiasi padre di norma dedica ai propri.Anche amici,colleghi e punti di riferimento vari,li trova interessanti e frequentabili solo quando lo incensano o in qualche modo trova affini o utili.L'ipocrisia nei suoi comportamenti si trova a quintalate,è anche vanitoso e piacione (nel senso che gli piace piacere),nel tempo trasforma il proprio look  fino a mostrasi in divisa da guru indiano,pur criticando negli altri il suo stesso atteggiamento.Ha la capacità di non farsi trasportare fino in fondo dalle sue paranoie,alla fine sembra sempre trovare il guizzo che lo riporta con i piedi sulla terra e in questo modo riesce a non perdersi del tutto. La parte che mi affascina è l'estrema  inquietudine e insoddisfazione che ovunque e sempre si porta dentro e che lo porta a esplorare le zone di se che apparentemente sente più limitanti, la sua dimensione di uomo non ne esce bene,sicuramente non avrei voluto un padre o un marito/moglie che gli somigliasse,anche come amico non credo che lo avrei apprezzato gran che, un buon conoscente con cui ritrovarsi intorno a un fuoco acceso nelle fredde e noiose serate invernali con cui scambiare chiacchiere  raccontare storie, questo si.Come lui stesso più volte dice,non è,non si sente e non vuole essere un punto di riferimento per nessuno (anche se in fondo in fondo l'idea non gli dispiace affatto),però è utile e interessante da leggere,perché attraverso di lui si riescono a vedere i limiti dell'uomo moderno e descrive con lucida capacità,momenti e personaggi che sono nella storia di tutti noi.