venerdì 28 marzo 2014

estratto dal mio vecchio quaderno di appunti, sui trattamenti differenziati delle pellicole a colori (quando ancora si usavano le pellicole e non esisteva nikon efex co)

intestazione dei fogli di appunti: tecniche colore da provare sul ritratto

 negativo colore 400  iso tirato a 800-1600 + calza davanti alla lente (effetto soft-grana-colorazioni pastello)= risultato discreto

diffusione localizzata umettando la lente uv con glicerina (flou)= scarso

negativo colore 100 iso (varie marche per effetti diversi) esp. forcella e sviluppo in E6 200 iso= risultati scadenti

kodak vps 160 iso in E6 -forcellatura-sviluppare come 200iso= discreto

dia 100 tirata 400 con calza e non   = discreto solo dal 6x6 in su
//    400  //     1600       //         //       =discreto solo dal 6x6 in su

schiacciamento tonale
 

vps esp.25 svil 50 in E6=discreto

vps esp.50 svil 200 in E6=scarso

neg 100 iso esp50 iso svil. in E6=discreto

dia 100 iso esp.200 iso svil. in C41(a100iso-200iso)

pastello

neg. co. 100iso esporre a forcella (+2/-2) in E6 come 50iso =into ambra-discreto

dia 100iso esporre a 200iso sviluppo come 50 iso = into giallastra contrasto contenuto-gradevole

giovedì 27 marzo 2014

megapixel,perché troppi fanno male?

Perché più megapixel è sconveniente? Ipotizziamo, come purtroppo succede nel mondo delle compatte, di utilizzare lo stesso sensore(magari il piccolissimo1/1,8″) su tutte le versioni di macchina fotografica immesse in commercio. La prima versione ha 4Megapixel, la seconda versione sale a 7Megapixel. Essendo la dimensione del sensore la stessa, l’unico modo per incrementare il numero dei fotodiodi è quello di ridurre la loro dimensione.
Ma più un fotodiodo è piccolo, meno luce cattura. Meno luce cattura significa segnale elettrico più basso e SNR (rapporto segnale/rumore) più piccolo. Va da se che, dopo aver applicato l’amplificazione necessaria, l’immagine presenti una quantità di rumore nettamente superiore alla versione da 4Megapixel. Rumore talmente superiore da rendere le fotografie a ISO elevati inguardabili.
Ma non finisce qui: fotodiodi più piccoli vuol dire anche minore capacità di “immagazzinamento” (passatemi il termine): è molto più facile che degli elettroni strabordino (specie con luci forti) verso fotodiodi vicini. E questo si traduce in un incremento della possibilità che sulla foto finale siano presenti degli artefatti.
Ed il rumore di fondo? Anche questo aumenta e non di poco: il rumore di fondo è la somma di vari contributi. Abbiamo il rumore di lettura dovuto alla conversione analogico-digitale, il rumore di trasferimento dovuto allo spostamento fisico degli elettroni dai fotodiodi ed abbiamo anche il rumore termico  generato dalla luce che colpisce i fotodiodi: quest’ultimo ovviamente tende a crescere quanto più è spessa la trama del sensore. Più fotodiodi sul sensore significa maggiore calore quindi maggiore rumore. In ultimo rimane il rumore cromatico: simile al rumore termico, genera aberrazioni cromatiche nei pixel limitrofi con tempi di esposizione lunghi.
Riassumendo, quando un venditore prova a sbolognarvi una macchina fotografica da 80Megapixel perché fa figo e non puoi non averla, la risposta da fornire è: qual’è il rapporto tra megapixel e dimensione del sensore? Se il venditore non sa rispondervi, cambiate negozio. Con ciò sottolineo come non è detto che una compatta faccia foto orrende: se recuperate una vecchia compatta con una risoluzione per esempio da da 6Megapixel, vi renderete conto come le sue foto siano qualitativamente di una macchina fotografica compatta attuale. E questo perché la prima ha un rapporto tra megapixel e dimensione del sensore molto basso. 

non lo sapevate? bè,adesso sapevatelo..

martedì 25 marzo 2014

l'Esposimetro, questo sconosciuto.

A malincuore noto che la conoscenza della macchina fotografica è più superficiale di un tempo.Forse perchè "prima" (c'è sempre un prima,esiste anche un prima di prima e un prima di prima di prima,è bene che lo sappiate)sembrava più faticoso imparare e si affrontava l'argomento con meno superficialità,fatto stà che per la maggioranza di chi usa una macchina fotografica, l'utilizzo dell'esposimetro rimane un mistero.
Sappiate che in tutti i casi (sia in caso di luce controllata che di luce ambiente) senza il corretto uso dell'aggeggio soprannominato avrete delle immagini alla cacchium,ove si definisce alla cacchium; l'uso esclusivo dei meccanismi automatici studiati dal costruttore della vostra macchina fotografica.
Misurare in modalità spot sulle alte luci o sulle ombre(soprattutto quando la scena presenta molti contrasti) invece che con l'ultimo matrix a cianquantamila punti di lettura, vi darà una immagine totalmente differente,così come sarebbe differente se usaste la ponderata centrale.In parole povere la fotografia si fà in presenza o in assenza della quantità di luce che ci necessita per ottenere l'immagine finale come la vorremmo,e lo strumento che ci permette di sapere se ne abbiamo poca o troppa, o per miracolo, la giusta quantità è l'esposimetro.Provate a usare le diverse possibilità che la macchina vi mette a disposizione e vi accorgerete immediatamente di cosa intendo dire.Poi se la cosa vi riesce proprio difficile potete sempre iscrivervi a uno dei miei corsi ;)
Le moderne macchine digitali danno tutte la possibilità delle diverse letture, e il file RAW (altro parametro sottoutilizzato) ha la capacità di restituirci, durante la post produzione,luci e ombre da aprire o chiudere alla bisogna,in grande quantità.
Non lo sapevate? bene è ora di sapevatelo!!
Cià..

venerdì 21 marzo 2014

per chi ha le idee un pò confuse, ricomincio a scrivere sul blog per spiegare:Cosa è il Book,Cosa sono le foto test

Cosa è il fantomatico "Book"?
 Il "Book" è un portfolio che contiene fotografie raffiguranti la modella in varie situazioni, con vari look, in studio e all'aperto, ed ha come principale scopo quello di evidenziare ai clienti la resa fotografica della modella. La prima foto del book è sempre il cosiddetto "beauty", ovvero un primo piano del viso. Per essere completo il book deve contenere anche delle foto che mostrino il corpo della modella (in costume da bagno o in lingerie). Bene, detto l'essenziale adesso entriamo nei dettagli: Il book per un/a modello/a rappresenta il sistema per proporsi ai vari casting (ultimamente c'è chi affianca o sostituisce il classico book con le foto stampate in formato A4,presentate nel portaplasticoni a fogli aggiungibili, con slideshow in DVD). Il book è sempre in itinere,nel senso che dovrà essere sempre aggiornato con foto recenti e per chi ne avrà la possibilità, con le foto dei lavori più rappresentativi che  avrà la fortuna di possedere. Quindi và da se che il "primo"book è importante per vari motivi,
il primo è:se avrete il vostro primo lavoro o no dipende da come vi presentate,quindi dalla qualità della vostra immagine presentata attraverso di esso. Le foto dovranno essere più varie possibili (la quantità totale non più di 20),con abbigliamento,trucco e parrucco,ambienti ecc. differenti, ovviamente per farlo di qualità(che simuli il più possibile il book di una modella già affermata),servono più sessioni di ripresa,in studio e location,avvalendosi di stilista,acconciatrice/ore,truccatrice/ore.In parole povere se fatto in questo modo vi verrebbe a costare un botto e c'è da dire che sono poche le persone che decidono di scegliere questo tipo di opzione (bisogna essere convinte delle propri potenzialità e avere la possibilità economica per affrontare la spesa). Di norma si opta per l'opzione più pratica e economica:fare uno shooting in studio della durata di 4/6 ore,portando con se circa sei cambi di abbigliamento,e qualcuno che si occupi del trucco e dell'acconciatura,in modo decente, senza pretendere grosse cifre (nel caso di parenti e amici magari anche gratis).Poi nel tempo se si avrà la fortuna di lavorare si amplierà. L'opzione più economica prevede uno shooting in studio,con almeno quattro cambi di look,il tutto da svolgersi entro massimo quattro ore.Senza assistenti di studio,e curando da se trucco e parrucco.Ne risentirà inevitabilmente la qualità ma è un modo per iniziare senza dover spendere alte cifre. Assolutamente da evitare le foto fatte dal ragazzo,dal parente,dall'amico ecc...se ti presenti male troverai sempre porte chiuse. Adesso veniamo ai costi: Variano secondo il numero e la qualità delle professionalità coinvolte,i tempi di lavoro,gli spostamenti di tutto e tutti verso più location. Si parte da 200/300€ fino a qualche migliaio di euro.

Le foto test
 Mettere insieme un book che permetta di lavorare è necessario, ma prima di poterlo fare, bisognerebbe fare dei test fotografici (i cosiddetti "provini"). Questi test sono dei servizi fotografici impostati in modo da mettere alla prova la modella, la quale deve dimostrare di sapersi muovere davanti alla camera, e di essere disinvolta e naturale,perchè non basta essere carine e avere le doti fisiche richieste, ma bisogna anche imparare a stare su un set e questo si impara solo con l'esperienza.

Provini, test, come si svolgono
 Compete al fotografo, insieme agli eventuali truccatori e anche alla modella stessa, curare lo styling (i vestiti, l'ambiente, il tipo di trucco e l'acconciatura). Occorre sempre informarsi se il fotografo dispone di vestiti o se è necessario che la modella porti dei capi del suo guardaroba personale. Per limitare i costi il più possibile le foto vengono spesso scattate per strada, all'aperto o nello studio del fotografo. Alla luce di quanto esposto appare ovvio come non sia facile ottenere delle foto che abbiano la raffinatezza e la perfezione di un vero e proprio lavoro. Il più delle volte, infatti, non basta poi un unico test. Ogni fotografo ha il suo stile, ma per il book della modella servono immagini il più possibile differenti tra di loro. E' assolutamente normale che il primo test di un'aspirante modella possa differire dalle aspettative. Non è sufficiente, infatti, il talento del fotografo per rendere pregiato un servizio, ma è necessaria molta esperienza da parte delle modelle, ed è ovvio che non si possa pretendere tale esperienza con chi sta muovendo i primi passi in questo mondo.

 Quanto costa un test?
 Per ogni test il compenso del fotografo ammonta in media a circa 150/200 Euro; quello del truccatore/ice varia in media dai 50 ai 75 Euro.