mercoledì 23 gennaio 2019

passaggi


E all’improvviso rendersi conto che inconsciamente da qualche hanno hai preso due decisioni che definiranno la tua vita da quel momento in avanti, di fatto i comportamenti li hai cambiati da anni, rimaneva solo l’eco dentro la tua testa di decisioni da prendere in modo conflittuale con te stesso anche se di fatto quelle decisioni le avevi prese da tempo. Il tempo cambia il modo di vedere e vivere le cose, cambiano bisogni e percorsi, cambiano le priorità, cambia l’universo che hai intorno perché cambia il modo in cui lo percepisci e vivi. Sempre andato controcorrente, con dubbi e decisioni anche laceranti, ognuno è fatto a modo suo, il mio modo è sempre stato lo stesso. Quanto incide la capacità di autodeterminazione e quanto i fattori che derivano dal mondo che hai intorno? Mai saputo rispondere a questo quesito, intimamente penso che siamo frutto delle reazioni chimiche del laboratorio biologico che è il nostro corpo e l’ambiente in cui siamo nati e abbiamo vissuto. Con accadimenti, ambienti,persone, corpi e luoghi diversi, “sicuramente” saremmo diversi, quindi la nostra unicità dove si trova? Fai una vita intera cercando la tua e poi ti rendi conto che è tutto un ripetersi, un infinito loop, tutti come pesci rossi chiusi in una boccia di vetro, tutti diversamente identici, una vita in lotta con tutto quello che ti arriva addosso da dentro e da fuori te stesso, per cercare “la tua” strada e poi ti rendi conto che è tutto inutile, non sei mai stato libero di scegliere, l’unica libertà che ti è concessa è quella dell’illusione, non solo ti illudi su te stesso ma ti illudi degli altri e dell’altro, dell’intero universo cosi come lo vedi, filtrato dai tuoi sensi, dalla tua fisicità, dalla tua costruzione mentale, influenzata da miliardi di informazioni, nessuna oggettiva, perchè l’oggettività non esiste, il mondo cosi come lo percepisci non esiste, nemmeno il tempo esiste, tutto è eterno, niente nasce niente muore, non c’è un momento di partenza non c’è un momento di arrivo, ci sono infinite domande date dall’arroganza dell’ignoranza. Cerchiamo una spiegazione al tutto che non esiste, ne esistono miliardi di miliardi e non ne esiste nessuna, tutto è relativo. La terra un giorno morirà, morirà il nostro sole,  nei miliardi di anni che “forse” rimangono fino all’estinzione di questo mondo, spariranno tutte le forme di vita attuali, saranno sostituite da altre che spariranno a loro volta per essere sostituite da altre, come è successo dall’inizio del non inizio ad ora, tutto tornerà silenzio, non ci saranno ne premi ne castighi, ci sarà quello che ci sarà a prescindere, chi siamo noi per vivere come se fossimo sempre stati e che sempre saremo? Niente , siamo come una scorreggia persa tra lo spazio infinito , abbiamo lo stesso peso e lo stesso significato. Fluttuare tra curve e declivi, tra asperità e pianure infinite, tra le mura create dal nostro io e quelle che troviamo fuori da noi, lasciarsi vivere senza costringersi, nelle scelte convenzionali che l’educazione ricevuta inconsciamente ci impone, provare a essere solidamente disancorati dal rassicurante fondale, dietro di noi lasceremo il niente davanti a noi c’è solo l’illusione.