E all’improvviso rendersi conto che inconsciamente da
qualche hanno hai preso due decisioni che definiranno la tua vita da quel momento
in avanti, di fatto i comportamenti li hai cambiati da anni, rimaneva solo l’eco
dentro la tua testa di decisioni da prendere in modo conflittuale con te stesso
anche se di fatto quelle decisioni le avevi prese da tempo. Il tempo cambia il
modo di vedere e vivere le cose, cambiano bisogni e percorsi, cambiano le
priorità, cambia l’universo che hai intorno perché cambia il modo in cui lo
percepisci e vivi. Sempre andato controcorrente, con dubbi e decisioni anche
laceranti, ognuno è fatto a modo suo, il mio modo è sempre stato lo stesso.
Quanto incide la capacità di autodeterminazione e quanto i fattori che derivano
dal mondo che hai intorno? Mai saputo rispondere a questo quesito, intimamente
penso che siamo frutto delle reazioni chimiche del laboratorio biologico che è
il nostro corpo e l’ambiente in cui siamo nati e abbiamo vissuto. Con accadimenti,
ambienti,persone, corpi e luoghi diversi, “sicuramente” saremmo diversi, quindi
la nostra unicità dove si trova? Fai una vita intera cercando la tua e poi ti
rendi conto che è tutto un ripetersi, un infinito loop, tutti come pesci rossi
chiusi in una boccia di vetro, tutti diversamente identici, una vita in lotta
con tutto quello che ti arriva addosso da dentro e da fuori te stesso, per
cercare “la tua” strada e poi ti rendi conto che è tutto inutile, non sei mai
stato libero di scegliere, l’unica libertà che ti è concessa è quella dell’illusione,
non solo ti illudi su te stesso ma ti illudi degli altri e dell’altro, dell’intero
universo cosi come lo vedi, filtrato dai tuoi sensi, dalla tua fisicità, dalla
tua costruzione mentale, influenzata da miliardi di informazioni, nessuna oggettiva,
perchè l’oggettività non esiste, il mondo cosi come lo percepisci non esiste, nemmeno
il tempo esiste, tutto è eterno, niente nasce niente muore, non c’è un momento
di partenza non c’è un momento di arrivo, ci sono infinite domande date dall’arroganza
dell’ignoranza. Cerchiamo una spiegazione al tutto che non esiste, ne esistono
miliardi di miliardi e non ne esiste nessuna, tutto è relativo. La terra un
giorno morirà, morirà il nostro sole, nei
miliardi di anni che “forse” rimangono fino all’estinzione di questo mondo,
spariranno tutte le forme di vita attuali, saranno sostituite da altre che
spariranno a loro volta per essere sostituite da altre, come è successo dall’inizio
del non inizio ad ora, tutto tornerà silenzio, non ci saranno ne premi ne
castighi, ci sarà quello che ci sarà a prescindere, chi siamo noi per vivere
come se fossimo sempre stati e che sempre saremo? Niente , siamo come una scorreggia
persa tra lo spazio infinito , abbiamo lo stesso peso e lo stesso significato.
Fluttuare tra curve e declivi, tra asperità e pianure infinite, tra le mura
create dal nostro io e quelle che troviamo fuori da noi, lasciarsi vivere senza
costringersi, nelle scelte convenzionali che l’educazione ricevuta
inconsciamente ci impone, provare a essere solidamente disancorati dal rassicurante
fondale, dietro di noi lasceremo il niente davanti a noi c’è solo l’illusione.