martedì 21 febbraio 2017

fotografia notturna e cielo stellato

Quasi superfluo dire che servirà un treppiedi per la fotografia notturna, anche se sono talmente tante le offerte presenti sul mercato, che se dovete ancora acquistarne uno è il caso di scegliere con attenzione. Non è necessariamente detto che dobbiate spendere tantissimi soldi per un treppiedi solido, ma è importante fare attenzione soprattutto a due aspetti: la leggerezza, così da potervi muovere con facilità, e che al tempo stesso sia però anche stabile. Di notte potrebbe esserci del vento, magari non così violento da far cadere l’attrezzatura, ma forse abbastanza da far muovere la fotocamera quel tanto che basta a non far venire delle fotografie perfettamente nitide. Per ovviare a questo problema, se il treppiedi che utilizzate non è abbastanza solido, comunque si può ricorrere ad alcuni trucchi, come quello di attaccare un peso, ad esempio il vostro zaino fotografico, alla colonna centrale.
 Una volta trovata la location e preparata l’attrezzatura, bisogna occuparsi delle impostazioni della fotocamera. Per prima cosa bisogna impostare lo scatto nel formato RAW, così che sia possibile poi lavorare sulla gamma dinamica con più libertà potendo, se necessario, recuperare dettagli nelle alte luci così come nelle ombre e la luminosità non apparente delle stelle della Via Lattea.
 Come abbiamo già detto probabilmente le vostre fotocamere sono dotate di modalità di scatto notturno, ma è invece importante dimenticarsene e scattare in manuale, così da poter controllare voi stessi ogni parametro. Ad esempio se state fotografando in città ricordatevi di tenere la sensibilità Iso a livelli contenuti, la modalità di lettura dell'esposimetro vi consiglio di metterla su spot e misurare l'esposizione sulle alte luci,e lavorate sui tempi e i diaframmi. Aumentando gli Iso avreste sì una scena più luminosa, ma perdereste molti dettagli. Ricordatevi che se volete superare i pochi secondi di esposizione servirà un comando remoto o in alternativa usate lo scatto ritardato a meno che non vogliate rimanere con il dito premuto sul pulsante di scatto con il rischio di fare muovere la macchina durante lo scatto. 

 “Per ottenere delle immagini nitide della volta celeste potete affidarvi a quella che viene chiamata regola del 500”

Quello che dovete ricordavi sempre è che ovviamente, a causa della rotazione terrestre, le stelle potrebbero apparire mosse, se non con delle vere e proprie scie. Per ottenere delle immagini nitide della volta celeste potete affidarvi a quella che viene chiamata regola del 500. Questa vi permette di stabilire quale sia il giusto tempo di esposizione a seconda della focale che si utilizza. Per farlo basta dividere 500 per la lunghezza focale a cui volete scattare, ad esempio con un 50mm su una fotocamera a pieno formato 10 secondi sono il tempo di posa ideale. Se invece lavorate con una fotocamera con sensore APS-C, ad esempio con fattore di moltiplicazione 1,6x, dovrete dividere seguire un’operazione leggermente più complessa: 500:(50×1,6)= 6,25. In questo modo il rischio di avere le stelle mosse non dovrebbe più assillarvi. Inoltre, un altro aspetto da considerare è quello della messa a fuoco, che però si può risolvere facilmente regolandolo manualmente su infinto.
 Per chi ama le comodità, comunque, esistono dei dispositivi che vi facilitano la vita durante le riprese notturne per avere fotografie di stelle perfettamente nitide. Sono gli inseguitori stellari, che permettono alla fotocamera di seguire il movimento delle stelle e vi consentono di utilizzare dei tempi di scatto più lunghi e sensibilità Iso contenute. Ma, ovviamente, con la fotocamera che si muove, se nella vostra inquadratura ci sono degli elementi in primo piano, sarà necessario unire due scatti insieme, uno per la zona del cielo stellato catturato grazie all’inseguitore stellare ed uno per il primo piano.

 Di notte in città non è necessariamente detto che si debbano scattare con delle lunghe esposizioni; se avete degli obiettivi abbastanza luminosi (almeno f/2,8) potreste provare a catturare la luce in modo diverso e più creativo, sfruttando la capacità di questi obiettivi di gestire lo sfuocato. Trovate un elemento che vi attrae dietro al quale siano presenti molte luci; queste, lavorando con un diaframma aperto e tempi di scatto abbastanza veloci e trovandosi nella zona sfuocata dell’immagine, risulteranno come delle bolle luminose e colorate, creando dei piacevoli effetti.

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