giovedì 19 aprile 2012

Ritratti con una sola fonte luminosa artificiale munita di ombrellino diffusore

Questo video contiene alcune foto(quasi tutte fatte di recente,tranne pochissime foto scattate quando ancora la fotografia digitale era  utopia).In tutti i casi è stata utilizzata come fonte di illuminazione, un flash munito di ombrellino diffusore.Illuminazione pratica, di facile trasportabilità e  se utilizzata con perizia di buona potezialità espressiva.
Una fonte luminosa non significa necessariamente, un solo schema luminoso a disposizione.
Luce a farfalla, luce Rembrandt, laterale diffusa o dura,diretta,indiretta,dal basso, da dietro, mista con luce ambiente e pannelli riflettenti naturali,quali sono le pareti, i soffitti,le finestre,una tenda,oppure utilizzando un piccolo pannello di polistirolo, uno specchio. 
Tranne in rarissimi casi(massimo 4 o 5 fotografie), il tempo a disposizione è stato pocchissimo e rubato ad altre attività,niente di studiato a tavolino,tutto adattato al momento, take a way insomma..

lunedì 16 aprile 2012

differenza tra una fotografia e una illustrazione grafica

La soglia tra cosa è una fotografia e cosa è altro..si fa sempre più sottile, per i più è diventata indistinguibile, tanto è vero che si scambiano esperti/e di computer grafica per fotografi/e.
Per chi avesse il  dubbio, preciso subito che il "mio" concetto di fotografia non è legato all'analogico(se andate a cercare troverete con facilità moltissimi esempi di cosa si poteva e si puo' fare in camera oscura, il digitale non ha inventato niente di nuovo, lo ha solo reso  più semplice e accessibile a un numero più elevato di persone),anche se la fotografia analogica ancora la preferisco a quella digitale.
Quindi che intendo io per fotografia? intendo la capacità di raccontare con uno o più scatti una storia, un emozione,un fatto, mentre tutto questo accade e senza "di fatto" modificare la realtà come si presenta davanti all'obiettivo.
Conta il mezzo che si usa? conta in modo molto relativo,se si costruisce l'immagine "dopo" che il fatto è accaduto e non mentre(usando la post produzione digitale o le tecniche di laboratorio,è gli stess...) ecco in questo caso quello che esce fuori, io la definisco una immagine non una fotografia.
Oltre tutto trovo assai noioso, scontato e poco creativo tutto quello che si spaccia per tale negli ultimi tempi, corpi che volano, che rimangono in sospensione, scene metafisiche da far crepare di invidia Salvador Dalì, fotomontaggi ecc ecc ecc..spesso di grande impatto visivo la prima volta che si vede un nuovo effetto, alla seconda occhiata già elargisce solo noia.
Come gli effetti speciali nei film ammerrikkani, che a ogni uscita, sono costretti a dover stupire con nuovi effetti perché la soglia di attenzione del pubblico si alza.
In pratica lo stesso effetto che fanno le droghe,dopo poco danno assuefazione e gli effetti speciali non si notano più.
Credo che tutto questo si esaurirà entro non molti anni, il giocattolo digitale è ancora nuovo, non ha avuto ancora il tempo per frantumare gli zebedei con tutti i gadget visivi di cui è fornito.
Noto con molto dispiacere che ottimi/e fotografi/e (in alcuni casi, grandi), letteralmente rovinano le loro opere con assurdi e ripetitivi fotoritocchi.
Photoshop è una grande opportunità se usato in dosi omeopatiche, diventa un mezzo distruttivo se usato alla cacchium, come da regolamento dispensato dalle nuove bibbie, ossia magazine e commercial modaioli(inutile che descriva  gli orrori che vengono propinati in nome della neodivinità chiamata moda).
Una volta capita la distinzione tra le due cose trovo del tutto lecito dare spazio a entrambi i campi descritti, purchè non si cerchi di confodere l'usufruitore finale.
Qui sotto pubblico alcune mie immagini che danno l'idea della differenza tra il concetto di fotografia e di immagine che ho appena tentato di descrivere:

Fotografia ( mi scuso con l'amico Andrea Pace, grande musicista, per averlo preso come modello in questa occasione).
 Immagine
 Fotografia
 Immagine
potrei pubblicare altri esempi ma credo che questi siano sufficienti per far capire la differenza tra le due cose.

domenica 15 aprile 2012

oggi parliamo di Jazz o meglio degli Hot Tune e della rassegna jazz "Some Times in Winter" ed.2012

Con il concerto degli Hot Tune è terminata la rassegna jazz Some Times in Winter,di cui è dir. artistico Marta Raviglia. tenutasi  nello splendido scenario degli spazi all'interno del Palazzo Sforza Cesarini a Genzano di Roma.
Che dire? bellissima rassegna, "viva", nel senso vero della parola, la musica è stata espressa dando voce e forma a suoni e musica impastata di  multisensorialità auditive etnicomulticulturali, alla Kirk Douglas, come direbbe il grande Franco Ferguson .
Ecco, scritto le parole difficili, adesso  posso usare parole a me comprensibili( non so se voi avete capito cosa ho scritto,io no) è stata una bellissima e piacevolissima rassegna, in cui giovani e meno giovani talenti musicali e non solo musicali, hanno fatto sentire e vedere a chi pensa che la musica Jazz non ha più niente da dire perchè ha gia detto tutto, che si sbaglia.
Chi c'era ha goduto, chi non c'era avra' la possibilità di rifarsi, e chi non ha voluto esserci s'attacca al tram.
In quanto agli Hot Tune, gruppo affiatato(si vede e si sente), per chi li conosce non c'è niente da aggiungere per chi non li conoscesse non gli rimane che conoscerglivisivici! ne vale la pena, fidatevi una volta tanto.


Alberto Popolla

 Claudio Sbrolli
 Roberto Raciti
 Andrea Moriconi
 gli Hot Tunes

giovedì 12 aprile 2012

mercoledì 11 aprile 2012

Per riuscire a scattare una foto come vogliamo, cosa dobbiamo fare?

Per riuscire a scattare una foto come vogliamo, cosa dobbiamo fare?
Bisogna conoscere come è costruita la macchina fotografica che intendiamo utilizzare,quindi cosa è l'otturatore e cosa regola,i tipi di lettura esposimetrica, la costruzione degli obiettivi,quindi il significato di lunghezza focale e diaframmi(espressi da una lettera seguita da un numero,Es:F 2,8),cosa è la sensibilità ISO e come si regola.

La cosa più facile da fare è utilizzare una macchina piena di automatismi(compatta o reflex) e senza stare a pensare troppo al cosa e al come ci si affida a loro,quindi scelta con le iconette del programma, aumento o decremento degli ISO in automatico,naturalmente autofocus inserito, valori esposimetrici regolati sul multizona, l'inserimento del flash quando la macchina decide che è necessario e cosi via..si punta l'obiettivo su cosa attira la nostra attenzione e click!

Bene, nella maggior parte dei casi uscirà fuori una immagine tecnicamente corretta( il che non significa che sia piacevole o ben fatta),ma in questo modo la foto che avrete potrete dire di averla fatta voi? e sopratutto la parte interpretativa, creativa,che fine ha fatto?

Tutte le fotografie  scattate da quando la fotografia è stata inventata, sono state "fatte" agendo sulla scelta e regolazione di questi 5 parametri:


Velocità dell'otturatore(tempi, Es: 1s-1/80 s-1/250s- la sigla "s" è l'abbreviazione della parola
                                        secondi):   regola la quantità di luce che raggiunge il sensore o la pellicola,
                                                         la nitidezza del soggetto in movimento



Il diaframma(apertura relativa espressa in valori F scritti sul barilotto dell'obiettivo):
                                                                                     regola la quantità di luce che raggiunge   
                                                                                     il sensore o la pellicola,e la profondità di
                                                                                     campo.

La lunghezza focale: è la distanza tra il centro dell'obiettivo e il sensore o la pellicola,
                                  da questa dipende lo schiacciamento dei piani, la profondità di campo
                                  a parità del diaframma impostato(Es: obiettivo 18mm/f2,8-ob.24mm/f2,8-
                                  ob.85mmf1,4 ecc..gli obiettivi zoom contengono diverse lunghezze focali Es:
                                  zoom 18/55mm-zoom 80/200mm)

La sensibilità espressa in ISO(international standard organization):regola la quantità di luce che
                                                                                                         raggiunge il sensore o la
                                                                                                         pellicola,influisce sulla qualità
                                                                                                         dell'immagine finale dato che
                                                                                                         all'aumentare degli ISO aumentano
                                                                                                         la grana, gli artefatti  il                                                                                                          contrasto(quest'ultimo nelle
                                                                                                         pellicole decresce),la perdita di
                                                                                                         definizione dei dettagli.


La scelta del tipo di lettura esposimetrica(spot,semispot a prevalenza centrale,multizona):
ci da il parametro di riferimento su cui regolare;il tempo di scorrimento dell'otturatore,l'apertura del
                                                                             diaframma,la scelta della sensibilità ISO


Queste sono le azioni che si fanno o si dovrebbero fare, ogni volta che si pensa di scattare una foto.
Poi ci sono degli optional da tenere il considerazione quali l'utilizzo del/dei Flash, i Filtri da porre davanti alla lente dell'obiettivo,il cavalletto.

Nei prossimi post descrivero' in dettaglio la costruzione e l'utilizzo di tutte le componenti sopra menzionate.
Se avete domande e osservazioni da fare, usate la funzione commenti nella pag. del post :)

Ricordandovi che se volete approfondire gli argomenti potete iscrivervi ai miei corsi di fotografia teorica e pratica, per saperne di più basta scrivermi una mail.

martedì 10 aprile 2012

introduzione al blog e il mosso controllato.

Su questo blog parlero' di fotografia,musica, letteratura,filosofia spicciola, sempre e solamente dal mio  punto di vista(e per forza dato che è il mio blog voi direte! beh, anche se non lo direte sarà lo stesso).
Mentre scrivo sto cercando di capire le funzioni della pagina in cui si posta,non sono un esperto e nemmeno uno smanettone, per cui penso che faro' cavolate per almeno i prossimi 10 anni, abbiate pazienza se potete.Intanto allego una foto scattata molti anni fa , in analogico(pellicola Ilford Hp5 sovraesposta di due stop e sottoposta a sviluppo forzato in microphen),piace a un amica e dato che ha un gusto raffinato, vado sul sicuro.

La foto è stata scattata cercando di dare l'idea del dinamismo  e esaltare l'architettura dell'ambiente.Quindi (per i neofiti della fotografia),per ottenere il mosso controllato, si sceglie un tempo lento ma non troppo(fate diversi tentativi utilizzando tempi diversi),diaframmi chiusi per avere profondità di campo( in questo caso credo di avere usato f5,6), si decide quale obiettivo utilizzare( probabilmente ho usato un50mm) e si usa il cavalletto per avere tutto quello che non si muove "fermo".
I dati tecnici sono relativamente importanti, quello che conta quando si scatta è l'osservazione della scena,idealizzarla nella propria mente e di conseguenza utilizzare quello che la tecnologia ci mette a disposizione per realizzare l'immagine che in quel momento è presente nella nostra testa.In poche parole bisogna osservare e pensare prima di scattare, è inutile fare 200 scatti in sequenza se non si ha chiaro in testa cosa si vuole ottenere(la fotografia digitale spinge a scattare di più e pensare di meno e questo non va bene e non fa bene).